Scuola montessori Ibiza:
Dopo tanti dubbi ho scelto la scuola che avrei scelto per me, se avessi avuto quattro anni.
Ho scelto una scuola che garantisse gioco, libertà, integrazione (i bambini e i rispettivi genitori provengono da tutto il mondo) e rispetto.
Questa più che scuola, è un “progetto educativo”, basato sul rispetto della natura e degli animali, in cui vogliono coinvolgere anche i genitori. Lo racconto perché spesso mi scrivono chiedendomi delle scuole a Ibiza, e chi viene a vivere qui, a volte, cerca proprio una scuola di questo tipo.
Non mi interessa che impari a scrivere e contare prima della media, mi interessa che stia bene e si diverta.
Lo stabile ha uno spazio verde molto grande, una piscina e un campo da calcio. Ci sono gli animali (dei coniglietti) di cui i bambini si dovranno prendere cura dandogli da mangiare e portandogli l’acqua tutti i giorni, un orto dove coltiveranno delle piantine e una tenda degli indiani per giocare e fare yoga.
Quando ho visto questa scuola mi sono detta:
se non fa un’esperienza del genere qui a Ibiza, non la farà mai più.
E così ho scelto.
Scuola Montessori Ibiza – un inserimento speciale
Il primo giorno di scuola c’è stata una festa, per genitori e bambini. Una mattinata in cui i bambini hanno familiarizzato con la scuola, da soli, prendendo confidenza con gli spazi e i giochi.
Dal giorno dopo nessun inserimento. L’ho accompagnato a scuola alle nove e mezza e dopo dieci minuti, quando aveva iniziato un’attività con il gruppo me ne sono andata. E sono tornata alle 13.
Così per tutta la settimana.
Quindi l’inserimento, con mia grande gioia, è stato saltato completamente.
Come scuola è un po’ un’isola felice, soprattutto a differenza di altre scuole più impostate – qui non c’è divisa, non sono richieste etichette sulle cose dei bambini (devono imparare a riconoscerle), sembra un mondo a parte. Per ora non ci sono nemmeno gruppi su WhatsApp dei genitori.
L’unico problema si presenterà quando ci dovremo spostare da Ibiza, e lui dovrà cambiare scuola. Abituato ad un ambiente così, sarà difficile inserirlo in una scuola differente. Ma adesso, ovviamente, meglio non pensarci!