Da quando ho fatto inoculare al piccolo la prima dose di vaccino esavalente e anti-meningococco è passato un po’ di tempo, quindi, posso dire con certezza, che è andato tutto bene.

vaccino-1

Come si è svolta la vaccinazione:

Abbiamo preso appuntamento e, arrivati in Asl, ci ha accolto una pediatra.

Dopo aver compilato un foglio, la dottoressa, ci ha fatto un’anamnesi familiare (durata mezz’ora) su eventuali malattie e/o allergie del piccolo, del fratello, mie, del papà, dei nonni e dei bisnonni. Poi ci ha chiesto da quanto tempo il piccolo non venisse visitato. Dall’ultima visita di routine erano passate circa tre settimane così la dottoressa l’ha controllato accuratamente: cuore, bronchi e polmoni, orecchie e gola.

Tutto a posto.

Gli hanno fatto due iniezioni di vaccino, una per gamba.

Ha pianto il tempo dell’iniezione e si è lamentato per qualche minuto. Era abbastanza arrabbiato e offeso per l’iniezione a tradimento.

Non ci sono stati effetti particolari collaterali.

Non ha avuto febbre.

Per un paio di giorni si è lamentato più del solito, soprattutto quando gli toccavo il punto dove era stata fatta l’iniezione. Poi basta.

Perché lo scrivo? Perché su internet si leggono storie di vaccini con epiloghi tragici. E saranno sicuramente vere, ma sono un percentuale minima rispetto ai vaccini che hanno esiti fisiologici, con pochi effetti collaterali. Ma di quelli non se ne parla.

Anche una noce, nota per le sue proprietà nutritive, può dare allergia e provocare uno shock anafilattico. E’ quindi importante un’anamnesi accurata della storia familiare e una visita pediatrica completa prima del vaccino.

Piuttosto che evitare il vaccino mettendo in pericolo vostro figlio e la società fategli fare una visita accurata per valutare il suo stato di salute. E poi vaccinatelo, perché chi vaccina protegge anche i bambini che per problemi di salute non possono essere vaccinati e anche i figli di chi, per informazioni sbagliate, non vengono vaccinati.

Vaccinare i propri figli, oltre ad essere un atto di cura verso i propri figli è un atto sociale.

Io farò anche i vaccini contro la meningite, dei ceppi facoltativi, cioè a pagamento.

Sono matta? No, ma noi viaggiamo spesso, in posti dove alcune malattie colpiscono ancora e nella mia famiglia ci sono stati casi di meningite, con esiti tragici e disabilità permanenti. Vedere una persona che sente con l’ausilio di un apparato elettronico e parla come un disabile non mi può che far scegliere di vaccinare e pensare che chi dice che una volta si facevano le malattie e si guariva, senza tanti problemi, sia solo uno stolto.

Per maggiori informazioni sui vaccini.