L’amore siamo noi e spesso ha poco a che fare con la persona che ci sta vicino (U. Telfener – gli amori briciola).

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L’amore delle relazioni è talvolta difettoso.
La maggior parte delle persone (donne in maggioranza) che conosco si lamentano: sono infelici per colpa del partner.
L’altro li rende infelici, l’altro li ama troppo poco, l’altro non fa mai abbastanza.

Secondo me guardiamo l’amore dalla parte sbagliata.
Dovremmo ricordarci che l’amore è qualcosa che si dona, prima di tutto.

E se amiamo un uomo che non dona nulla dovremmo fare domande a noi stessi prima che al partner.
Certo, capita a tutti di incontrare la persona sbagliata, l’amore non corrisposto o essere traditi.
Ma come dice la Telfener nel suo ultimo libro, anche gli amori sbagliati o non corrisposti possono essere l’occasione per conoscere (e amare) di più se stesse e magari uscire, una volta per tutte, dal ruolo della sfigata in amore.

Io non mi sono mai innamorata a prima vista.
Cotte e attrazioni a volontà, certo, ma l’amore è un’altra cosa.
E non sono nemmeno mai stata ricambiata a prima vista.
Nei miei grandi amori però, quella che partiva più convinta della relazione, sono sempre stata io.
Di questa cosa non me ne preoccupavo. Non era un problema. Vivevo.
Ovviamente parlo degli inizi di una storia, è chiaro che se dopo anni di relazione Lui è incerto, fuggitivo o arido, c’è da farsi qualche domanda.

Comunque succedeva che l’amore, poi, dall’altra parte arrivava sempre.
A volte anche più potente del mio.
Poi l’amore passava e andava altrove, ma c’era stato e aveva lasciato qualcosa, sempre.

Credo che l’infelicità in amore, per un 80%, ce la costruiamo da soli.

Amore è aprirsi al mondo.
E quando proviamo un sentimento tanto potente e unico è sempre un bel regalo che facciamo a noi stessi.